Problemi 2019-06-10T16:02:44+00:00

QUALI SONO I PROBLEMI DELLA DISTRIBUZIONE ALIMENTARE?

​Gli attuali test microbiologici per l’industria alimentare forniscono dei risultati in tempi troppo lunghi per evitare Richiami di Prodotto e per Proteggere il Consumatore. La mancanza di un test rapido ed accurato che possa rilevare la presenza di batteri (es. E.Coli, Listeria, Salmonella, etc.) è un problema importante per l’industria alimentare fresca (frutta e verdura, caseifici, carne e pesce freschi e così via). I risultati dei classici sistemi di test (HPC) arrivano dopo diversi giorni. I test “Rapidi” possono richiedere dalle 18 alle 32 ore. In questo lasso di tempo, gli alimenti sono già stati evasi dalla struttura di produzione e si trovano già sugli scaffali dei supermercati o addirittura sono stati già consumati dal cliente.

Contenimento dei Costi

L’intervento tempestivo evita di sostenere costi spiacevoli.

Protezione del Consumatore
Richiami di Prodotto

I risultati delle analisi sono evidenti solo dopo che il prodotto è già stato inviato alla distribuzione e vendita o, peggio, dopo il consumo.

Il 47% dei richiami di prodotto è dovuto a problemi di carattere microbiologico.

UNA DELLE MAGGIORI MINACCE ALLA SICUREZZA ALIMENTARE

Lungo tutta la filiera alimentare, la possibile presenza di batteri patogeni quali E.coli, Listeria, Salmonella, etc. rappresenta una delle maggiori minacce nei confronti degli interessi dell’intero settore e della salute del consumatore. Il problema è aggravato dalla lentezza degli attuali metodi di analisi per l’individuazione dei pericolosi batteri: infatti, in particolare nel caso di prodotti freschi, i risultati delle analisi sono evidenti solo dopo che il prodotto è già stato inviato alla distribuzione e vendita o, peggio, dopo il consumo. In USA ed Europa il 47% dei richiami di prodotto (in pratica un richiamo ogni due) è dovuto a problemi di carattere microbiologico.

(Dato: Swiss RE).

ORTOFRUTTA: UN SETTORE PARTICOLARMENTE A RISCHIO

In termini di pericoli di natura microbiologica, il settore ortofrutta presenta particolari e maggiori rischi. Il rischio è inoltre aggravato dalle usuali modalità di consumo: gran parte del prodotto ortofrutticolo è consumato crudo, senza quindi l’eventuale annullamento di patogeni dato da una buona cottura. Il problema investe i diversi settori della filiera ortofrutta: I Gamma (commercializzato non lavato), IV Gamma (pronto al consumo), surgelato. Purtroppo in Europa non mancano precedenti a conferma della particolare problematicità di questo settore. Tra i numerosi casi degli ultimi anni, basta ricordare la morte in Germania nel 2011 di 53 persone e danni a quasi 4000, dovuti ad un singolo caso del battere E.coli diffuso in prodotto agricolo; o anche, nel 2016 in Inghilterra, la morte di 2 persone e il ricovero di 153, di nuovo a causa di E.coli all’interno di rucola, che fonti non ufficiali indicarono di provenienza italiana.

Pericoli per il Consumatore

  • Gran parte del prodotto è consumato crudo.

  • Nel 2011 in Germania, la morte di morte 53 persone e danni a quasi 4000 a causa di E.coli.

  • Nel 2016 in Inghilterra, la morte di 2 persone e il ricovero di 153 a causa di E.coli.

  • Diversi settori della filiera ortofrutta a rischio: I Gamma (commercializzato non lavato), IV Gamma (pronto al consumo) e Surgelato.

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